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Meridiani e Paralleli Spiegati ai Bambini della Scuola Primaria

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Questo testo spiega in modo semplice e completo ai bambini della scuola primaria tutto ciò di cui ha bisogno per conoscere i meridiani e paralleli.

I meridiani e paralleli sono un sistema di linee utilizzate per descrivere la posizione di qualsiasi luogo sulla terra. Le linee di latitudine corrono in direzione est-ovest attraverso il globo. Le linee di longitudine corrono in direzione nord-sud. Sebbene queste siano solo linee immaginarie, appaiono su mappe e globi come se esistessero davvero.

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In seguito troverai una spiegazione dettagliata sui meridiani e paralleli spiegati ai bambini della scuola primaria. Fai riferimento all’indice dei contenuti qui sotto per passare velocemente alla parte desiderata.

Indice

Cosa sono e a cosa servono i Meridiani e i Paralleli

Oggi è semplice per chiunque disponga di un telefonino sapere dove si trova o che strada percorrere per recarsi in un luogo.

La rete di satelliti artificiali fotografa con accurata precisione tutta la superficie terrestre, mentre il GPS, in inglese global positioning system, ci permette di stabilire il luogo in cui ci troviamo, fornendoci le coordinate geografiche, latitudine e longitudine, con un errore massimo di una decina di metri. Ma in passato non era così,  era quasi impossibile individuare le coordinate di un luogo. 

Dal momento in cui le navi hanno iniziato ad attraversare gli oceani, conoscere la propria posizione e la conformazione delle coste è diventato essenziale.

In passato molte navi sono naufragate a causa del calcolo sbagliato delle loro coordinate, finivano contro gli scogli o lungo le coste durante la navigazione notturna o durante le tempeste quando la visibilità è limitata.

Individuare le coordinate geografiche è stato essenziale anche per tracciare il contorno delle terre e disegnare i continenti. Soltanto alla fine del Settecento, James Cook nel suo viaggio attorno al mondo, fu in grado di creare delle mappe del Pacifico abbastanza precise.

Ci riuscì anche grazie al nuovo orologio inventato dall’inglese John Harrison, che vinse il premio messo in palio dalla Gran Bretagna per la determinazione della longitudine, fino ad allora solo approssimativa.

Meridiani e paralleli, cosa sono?

Come facciamo a sapere con esattezza la posizione di una città o un luogo particolare? La terra è troppo grande perché un essere umano possa verificarlo di persona, di certo misurare la terra con un metro non è semplice!

Si è quindi escogitato un sistema di calcolo basato su delle coordinate geografiche in modo che, semplicemente osservando una cartina, incrociando delle line, chiunque sappia leggere i giusti riferimenti e sapere dove un punto sia collocato rispetto ad un altro punto sulla superficie terrestre.

Tali coordinate geografiche sono la latitudine e la longitudine, le quali possono essere ricavate grazie a due tipi di linee immaginarie molto utili ai cartografi: i meridiani e i paralleli.

Meridiani e paralleli sono le linee curve, verticali e orizzontali, tra loro perpendicolari, che formano un reticolo immaginario, il reticolo geografico, sono quindi delle linee immaginarie equidistanti che dividono la superficie della terra come se fosse una griglia.

Le linee orizzontali, i paralleli, si contano a partire da quello centrale, l’Equatore. L’Equatore è il parallelo più lungo, un pò come se fosse la “cintura” della terra. In tutto i paralleli sono 180, 90 a Nord dell’Equatore e 90 a Sud.

Le linee verticali, i Meridiani, sono invece quelle linee che tagliano il mondo dall’alto verso il basso, quindi dal Polo Nord al il Polo Sud. Essendo tutti uguali, si è scelto come meridiano principale quello di Greenwich, che si trova a Londra. In tutto i meridiani sono 360, dei quali 180 ad Ovest di Greenwich e 180 ad Est. Dovete anche sapere che i meridiani sono quelli che vanno dal Polo Nord al Polo Sud, mentre vengono chiamati antimeridiani, quelli esattamente opposti ai meridiani.

Quanto misurano i paralleli?

L’equatore misura 40.076 Km. La lunghezza degli altri paralleli diminuisce mano a mano che ci si allontana dall’Equatore e ci si avvicina ai poli. Ai due poli i paralleli sono ridotti a un punto.

Cos’è l’ Equatore?

L’Equatore, la circonferenza massima del nostro pianeta, taglia la terra in due parti, quella che si trova a Nord è chiamata Emisfero settentrionale o boreale, mentre quella che si trova a Sud, è conosciuta come Emisfero meridionale o Australe.

L’Equatore però non è l’unico parallelo fondamentale: ci sono anche il Tropico del Cancro (più a Nord rispetto all’Equatore) e il Tropico del Capricorno (più a Sud rispetto all’Equatore), che corrispondono ai luoghi dei solstizi d’estate e d’inverno, ossia dove i raggi del sole cadono perpendicolarmente in occasione dei due specifici eventi astronomici.

Cos’è il Meridiano di Greenwich?

Nel 1884 viene istituito il “meridiano zero”che attraversa l’Osservatorio Astronomico di Greenwich, nel Regno Unito. Da questo meridiano dipende l’intero sistema di fusi orari, è il punto di partenza per misurare la distanza a Est e a Ovest attorno alla terra.

Ma perché proprio a Greenwich? Per due motivi: gli Stati Uniti avevano già scelto Greenwich come base per il proprio sistema di fusi orari nazionali, inoltre è sembrata la scelta più logica dato che alla fine del XIX secolo, il 72 per cento del commercio mondiale si basava su carte nautiche che già consideravano Greenwich come primo meridiano.

A Londra una linea di ferro simile ad un binario situata in prossimità dell’osservatorio astronomico di Greenwich indica il punto in cui passa il meridiano. Questa linea indica la longitudine zero ed è il punto di partenza di tutti i fusi orari.

Se vi capita di passare per Londra, potrete notare che alla sinistra e alla destra della linea di ferro sono incisi i nomi di varie città del mondo, con la loro posizione longitudinale rispetto al Meridiano di Greenwich.

Il sistema dei fusi orari, come abbiamo visto, parte proprio da questo punto, che e chiamato meridiano”zero” con orario crescente verso est, mentre ad ovest con orario decrescente.

Se, per esempio, nel meridiano zero sono le 10, nel meridiano successivo, procedendo verso est sono le 11, mentre verso ovest saranno le 9… e così via. All’esterno del Royal Observatory Greenwich  è possibile ammirare anche il primo orologio elettronico capace di segnare tutte le 24 ore: lo Shepherd Gate Clock.

Latitudine e Longitudine

Come si misurano Latitudine e Longitudine?

Latitudine e longitudine sono grandezze angolari, di conseguenza, si misurano in gradi. Per esprimere la loro misura è possibile utilizzare il sistema sessagesimale (riportando quindi gradi, primi e secondi) oppure il sistema decimale, che permette di esprimere il dato con un unico numero decimale. Vediamo un esempio per capire meglio, il dato di latitudine e longitudine di Roma

Se espresso con il sistema sessagesimale, latitudine e longitudine della capitale d’Italia sono 41° 53’ 24’’ N e 12° 30’ E. Esprimendo gli stessi valori con i numeri decimali, invece, avremo 41,89 N e 12,5 E.

Quando si parla di coordinate geografiche e di orientamento, un gioco molto divertente da fare è sicuramente la battaglia navale. Questo gioco può aiutare a capire come funzionano meridiani e paralleli. Il giocatore predispone le proprie navi seguendo delle coordinate che sono rappresentate da numeri e lettere e riferimenti cardinali, posizionerà le proprie navi in punti precisi individuabili dall’avversario chiamando una combinazione di lettere e numeri.

Chi ha inventato i Meridiani e i Paralleli?

A chi si deve l’idea di avvolgere il pianeta con la rete di meridiani e paralleli?

E’ un’invenzione lontana nel tempo, risale al quarto secolo a.C. Il primo che ne parla è il geografo greco Dicearco da Messina, studente di Aristotele e autore di alcune carte del mondo conosciuto, che utilizza latitudine e longitudine nella sua opera “Itinerario intorno al mondo”.

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I suoi scritti sono andati perduti, ma li si conosce grazie ad alcune citazioni di autori successivi. Naturalmente, l’idea gli è venuta perché i greci erano già certi della sfericità della Terra.

Ma fu nel III secolo a.C. che Eratostene calcolò le dimensioni della circonferenza massima della terra con una precisione incredibile: un errore solo dell’1,5% rispetto a quello reale

Come calcolò le dimensioni della circonferenza terrestre? Lo studioso, già convinto che la terra fosse sferica, sapeva che nel giorno del solstizio d’estate (21 giugno), nella città di Siene nel sud dell’Egitto (oggi Assuan), il Sole, a mezzogiorno, veniva riflesso dalle acque di un profondo pozzo; il Sole, quindi, si trovava esattamente perpendicolare al pozzo ed un bastone piantato dritto per terra non produceva alcuna ombra.

Lo stesso giorno in cui risplendeva nel pozzo di Siene, il sole non era invece perpendicolare ad Alessandria, il bastone piantato infatti produceva un’ombra, anche se minima. Eratostene misurò la distanza angolare del sole rispetto al punto dove si sarebbe dovuto trovare per non generare alcuna ombra neppure ad Alessandria e stimò tale distanza in 7,2 gradi, cioè un cinquantesimo di un cerchio, di 360 gradi.

Misurata la distanza tra le due città, 5000 stadi, unità di misura greca, per ottenere la circonferenza della terra non restava che moltiplicare 5000 stadi (la distanza tra le due città) per 50 (7,2° per 50 fa 360°, quindi una “circonferenza”) e tale moltiplicazione fornisce come risultato 250.000 stadi che, tradotti in km, equivale a un valore variabile tra 39.690 Km e 46.000 km a seconda delle diverse definizioni di stadio presenti tra le fonti antiche ma, in ogni caso, molto vicino al valore effettivo che è di 40.000 km circa.

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